Traù

La storia della Croazia è veramente di interesse culturale ineguagliabile: conosciamo caratteristiche della sua storia sin dall’età della pietra.
Nel XIX secolo venne infatti scoperto, presso la città di Krapina ben 870 resti fossili di uomini di Neanderthal sepolti lì da circa 100 mila anni! Della preistoria sappiamo che nel periodo neolitico si svilupparono in zona moltissime culture diverse, come quella dei Vinca, dei Sopot e di Hyar. Successivamente nell’età del ferro vennero trovate molte tracce del popolo Hallstatt e dei Proto-Celti.

Ma per entrare nel pieno della storia della Croazia, dobbiamo arrivare alla storia antica, ovvero durante il VIII secolo a.C.. La regione fu invasa dalle colonie greche dell’adriatico e molte città odierne furono proprio costruite in epoca classica, come quella di Stari Grad, Lissa e la città di Traù. Secondo le fonti che ci sono arrivate del periodo greco, gli abitanti della regione erano chiamati Illiri; il loro regno persistette fino al 250 a.C.

Successivamente il territorio fu occupato dai romani durante due spedizioni: una avvenuta nel 229 a.C. e l’altra nel 219 a.C. La regione negli anni successivi fu annessa all’impero romano da Tiberio che la battezzò come Illyricum. In tal periodo si diffuse la cultura latina e anche il cristianesimo. Con la divisione dell’impero romano (dunque tra quello d’occidente e quello d’ oriente) la situazione si fece più critica anche perché la linea di confine passava lungo il lago di Scutari. Con la tragica scissione, la zona fu spesso attaccata da molti popoli barbari, come gli Unni e gli Eruli. Nel VII secolo tutta l’area balcanica venne occupata da popoli slavi e presso la Dalmazia e la Pannonia si stanziarono i Croati, provenienti dall’attuale Polonia Meridionale.

I croati dovettero ora interagire, volenti o nolenti, con le popolazioni autoctone (come quella degli Illiri) e per tal motivo ripiegarono a stanziarsi solo nell’entroterra e nelle campagne lontane dalla costa.
Nel periodo del basso medioevo la Pannonia venne presa sotto il dominio francese, mentre la Dalmazia rimase sotto Bisanzio. In questo periodo nacquero per lo più due diversi ducati: quello della Croazia Pannonica e quello della Croazia Dalmata.
La prima unificazione di questi due regni si ebbe nel 925, quando, grazie al Re Tomislav si riuscì a creare l’unico Regno di Croazia.

Nel regno di Croazia tutti gli slavi vennero cristianizzati e venne costituito un nuovo alfabeto con il quale moltissimi potessero esprimersi se non ancora a conoscenza di quello latino.
Dopo la morte dell’ultimo re di Croazia, Zvonimir, nel 1089 si scatenò una vera e propria lotta per l’ascesa al trono. Riuscì ad averla vinta il re Ladislao I d’Ungheria. Dopo la morte di Ladislao, il suo successore fu Colomanno d’Ungheria, il quale stipulò il Pacta Conventa, ovvero un accordo secondo il quale i regni di Croazia dovevano essere legati indissolubilmente a quelli d’Ungheria.

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